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MIAC, museo italiano audiovisivo e cinema

L’emozione dell’immaginario

Nel 2015 il MiBACT ha assegnato a Istituto Luce-Cinecittà la realizzazione del Museo Italiano dell’Audiovisivo e del Cinema (MIAC), un luogo atto alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio audiovisivo specificatamente italiano, che è stato poi ideato in una chiave capace di rappresentare al meglio le immagini in movimento: l’esperienza si fa tempo grazie ad una interpretazione interattiva e multimediale del progetto.
Il nostro immaginario collettivo si dipana allora nell’evoluzione più straordinaria dell’arte più potente. L’audiovisivo si è fatto cinema, televisione, videogioco, realtà virtuale ed aumentata.

Voluto e finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, il MIAC è stato realizzato da  Istituto  Luce -Cinecittà, in partnership con Rai Teche e col Centro Sperimentale di Cinematografia, in collaborazione con Cineteca di Bologna, AAMOD, il Museo Nazionale del Cinema di Torino, la Fondazione Cineteca Italiana, la Cineteca del Friuli, con Mediaset, e col patrocinio di SIAE.

A firmarne il progetto, NONE collective: i vincitori del bando di concorso indetto nel 2018 dall’Istituto Luce-Cinecittà, hanno ideato un museo interattivo, immersivo, dedicato a quelle immagini in movimento capaci di definire l’immaginario collettivo italiano, e non solo.

Il percorso museale si sviluppa sui circa 1200 mq dell’ex laboratorio di Sviluppo e Stampa di Cinecittà, un intero edificio purtroppo caduto in disuso da quando la digitalizzazione ha mandato in pensione -quasi definitivamente- la pellicola.

Nei 12 ambienti principali, NONE collective sviluppa un racconto inedito attraverso installazioni interattive, approfondimenti, proiezioni del nostro immenso patrimonio, tenendo a caposaldo alcuni temi fondanti: l’emozione, la lingua, la storia, il potere, il paesaggio, l’eros, i Maestri.
Alle esperienze immersive delle installazioni, in ogni sala si affiancano gli approfondimenti dedicati a radio e televisione.


Nel foyer, che è spazio d’attesa, si può godere delle insegne di famose sale cinematografiche, cullati da suoni e jingle indimenticabili. Al di là di un tendone scuro, viviamo “l’Emozione dell’Immaginario“: su schermi verticali, volti di spettatori e spezzoni di film fanno da specchio alla nostra emotività al variare del colore della luce, riflessa da centinaia di frammenti sospesi.

Storia

Al fondo della sala, il vecchio nastro trasportatore delle pellicole, oggi riconvertito a trasmettere le risposte dei visitatori, preannuncia la Timeline sviluppata lungo l’asse centrale, la spina dorsale che sorregge l’impianto della narrazione con una lunga linea del tempo dell’audiovisivo italiano, grazie ad una grafica aumentata su due pareti di oltre 30 metri di lunghezza.

La sala “Attori e Attrici” celebra i protagonisti della storia del Cinema italiano, passato e recente, incorniciandone le performances in tre cornici da 100 lampadine, come un classico specchio da camerino. Le immagini suddivise, riprese, in un rimbalzo visivo costante, mai ridondante.

La sala attigua è invece dedicata alla “Storia” che si riflette tra schermo, e specchi, e una foresta di parallelepipedi che accolgono particolari delle proiezioni. Il visitatore ne è completamente rapito, immerso al centro di visioni in zapping, a sottolineare la difficoltà di coincidere con una univoca identità.

Di qui, si passa alla sala Lingua, in cui tre grandi lightbox restituiscono la ricchezza della sintesi audio e video, che tanto ha contribuito alla unificazione linguistica italiana.

Di stessa grandezza, la sala dedicata al “Potere“: due pareti alte due metri e mezzo in cemento mostrano attraverso film e archivi le rappresentazioni del potere vissuto, sostenuto e subito nel tempo dagli Italiani. Di grandissimo impatto.

Da questa piccola scala sempre uguale a se stessa, lo spazio si duplica a rappresentare il “Paesaggio“, e il frutto di quel paesaggio, l’Eros, il desiderio, velato o esplicito, che ha reso il nostro cinema protagonista di un intero genere, la “commedia all’italiana”. In questa sala, un’ installazione lunare risponde e si adegua agli input dei quattro schermi su cui scorrono i quattro temi: paesaggio, eros, commedia, merce.


Di qui, si passa alla sala Lingua, in cui tre grandi lightbox restituiscono la ricchezza della sintesi audio e video, che tanto ha contribuito alla unificazione linguistica italiana.
Di stessa grandezza, la sala dedicata al “Potere“: due pareti alte due metri e mezzo in cemento mostrano attraverso film e archivi le rappresentazioni del potere vissuto, sostenuto e subito nel tempo dagli Italiani. Di grandissimo impatto.
Da questa piccola scala sempre uguale a se stessa, lo spazio si duplica a rappresentare il “Paesaggio“, e il frutto di quel paesaggio, l’Eros, il desiderio, velato o esplicito, che ha reso il nostro cinema protagonista di un intero genere, la “commedia all’italiana”. In questa sala, un’ installazione lunare risponde e si adegua agli input dei quattro schermi su cui scorrono i quattro temi: paesaggio, eros, commedia, merce.

Potere

Come non avrebbe potuto esserci una sala dedicata alla “Musica“? Dal primo film sonoro del 1930 ai geni italiani come Morricone, Rota, Trovajoli, Piovani, tutti da ascoltare in cuffia.

Attraversando il corridoio, si procede con “I Maestri“, fissati nel backstage, intervistati, in pausa, al lavoro, tra un ciak e l’altro, durante le premiazioni, in un’architettura semplice, raffinata, di maglie metalliche impreziosite da luci dorate ad intensità dinamica.

Poi, la sala “Caleidoscopio“, un gioco, ricoperta di specchi su ogni piano, in cui scie luminose vengono riflesse all’infinito . E’ il futuro, dell’osservatore che guarda se stesso e il mondo, lo interpreta, ne è protagonista.
Infine, una sala proiezione e il cinelab con tavolo interattivo e il risultato delle risposte condotte fin qui dal vecchio nastro trasportatore, un ricordo da conservare, una testimonianza da lasciare.

 “Abbiamo rielaborato circa 400 film – affermano gli artisti di NONE collective – in un unico percorso narrativo che non intende essere esclusivamente divulgativo ed esaustivo. Abbiamo cercato di stimolare l’interesse e la curiosità dei visitatori a scoprire e approfondire il mondo del cinema, della televisione e della radio italiane. La tecnologia ci consente di ricercare diverse forme narrative, utilizzando differenti media e stimolando la percezione. É l’evoluzione dell’audiovisivo, di una pellicola o di un libro, che non sostituisce i media originari ma li unisce e li arricchisce con nuove tecniche e dinamiche, come il movimento dello spettatore e gli infiniti punti di vista, creando un nuovo linguaggio.”  Con l’obiettivo di facilitarne la gestione, NONE collective ha progettato un sistema tecnologico che prevede un unico computer di controllo per le installazioni e il sistema di rete; l’infrastruttura è studiata in modo da permettere il monitoraggio, il controllo e l’aggiornamento di ogni dispositivo, da remoto.